Questa inchiesta sulla pastorizia nell'Agordino fu svolta nei periodi estivi del 1974 e del 1975. In quegli anni, benché già molte malghe fossero state abbandonate – e ciò era successo immediatamente prima e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale – numerose erano quelle ancora in esercizio. C'era ancora un certo numero di persone che si dedicavano alla pastorizia e, sebbene in calo, discreto era il numero di chi teneva nella stalla di casa una o due vacche, o qualche capra. Oltre a ciò, le persone aziane e più che anziane di allora erano ancora custodi di un patrimonio di memorie cha affondava le sue radici nei secoli passati, quando la giornata dei montanari era difficile e lontanissima dalla società del benessere come noi la conosciamo. Oggi tutto questo si può dire scomparso. Questa indagine, perciò, vuole offrire un contributo alla conservazione di quel patrimonio, e alla conoscenza in genere della cultura montanara degli abitanti dell'Agordino.